Gobba del Bisonte: Inestetismo problematico
La gobba del bisonte, viene chiamato anche “gibbo del bisonte”: un’accentuazione della zona relativa alla settima vertebra cervicale che è caratterizzata anche da un classico atteggiamento del rachide cervicale e risulta essere più in avanti rispetto alla zona dorsale. Tutto ciò oltre a determinare un inestetismo, rende ancora più evidente questa sorta di piccolo gibbo che si localizza alla base del collo.
Chiariamo una cosa importante: quando parliamo di questa “gobba al collo” parliamo di una cosa molto comune e che colpisce tantissime persone. C’è da dire infatti che la presenza di questa piccola deformità non determina una vera e propria patologia oppure una sintomatologia propria, ma è qualcosa che comunque ci fa capire che sono presenti delle disfunzioni in zona cervico-dorsale.
Tantissime persone hanno questa condizione di gobba cervicale eppure conducono una vita normale senza problemi, dolori o limitazioni. E’ sicuramente qualcosa che può pesare a livello estetico ma oltre a questo, è importante qualora comincino a comparire fastidi, dolenzia oppure rigidità nei movimenti del collo, affrontare il problema con la fisioterapia.
Cause Principali
Parliamo quindi del motivo per cui questa situazione si viene a creare. Iniziamo col dire, che questo processo di “deformazione” avviene nel tempo, quindi non è una cosa che può comparire da un giorno ad un altro. Esistono varie cause che possono portare questa condizione tra cui:
- artrosi deformante
- trauma cervicale
- alterazioni strutturali genetiche
- atteggiamenti posturali errati mantenuti per troppo tempo o eccessivo utilizzo dei cellulari, tablet o pc.
Gli ultimi studi hanno però dimostrato, come la correlazione del gibbo del bisonte, sia collegata ad uno squilibrio respiratorio e del muscolo diaframma. Tutte le persone, infatti, di fronte a fenomeni di tensione, paura, ansia, dolore, ecc., reagiscono con la tendenza a trattenere più aria del dovuto all’interno della gabbia toracica.
Un fenomeno di garanzia della sopravvivenza
Più aria si incamera e più ci si garantisce resistenza e sopravvivenza. Se questo fenomeno perdura in modo cronico, il diaframma subirà una modifica cronica, ovvero la cupola, la sua parte più alta, non si muoverà più in alto e in basso liberamente, ma tenderà a fissarsi in basso, perdendo efficacia nel fare entrare aria a sufficienza.
È proprio di fronte a tale limite che il corpo avverte l’esigenza di trovare una modalità sostitutiva per garantirsi lo stesso quantitativo di aria. Ecco che interverranno in modo cronico i muscoli scaleni del collo, muscoli respiratori accessori per eccellenza. Per loro natura, non dovrebbero essere attivati costantemente, ma solo nel caso in cui si svolgano attività medio-intense quali corsa, sollevare pesi, fare sport ecc.
Nel momento in cui gli scaleni agiscono, portando il torace verso l’alto per farlo espandere e non si decontraggono adeguatamente, bloccheranno le prime due costole e dunque anche le prime due vertebre toraciche contro la settima vertebra cervicale. Questo blocco meccanico di C7, D1 e D2, porterà nel tempo anche un blocco energetico e vascolare in quella zona.
Tale distretto diviene come un’area morta che tende a ispessirsi con il passare del tempo. Oltre alla comparsa della gobba del bisonte, si verificherà anche un’alterazione degli spazi fra le singole vertebre comprimendo i dischi intervertebrali, aumentando la probabilità di discopatie, modificando la lordosi cervicale verso un infossamento e una probabile riduzione o inversione della cifosi dorsale.
Gobba del Bisonte: cosa può comportare e come intervenire
Con il passare del tempo, la gobba del bisonte da effetto diventerà a sua volta causa di altre problematiche: un movimento costale ancora più ridotto, un’ulteriore sofferenza e infossatura del tratto cervicale, difficoltà di rotazione del collo, vertebre cervicali sempre più coinvolte e compromesse.
Trattare la gobba del bisonte non è solo una questione di estetica, ma concorre a prevenire e a bloccare sul nascere patologie facilmente ricollegabili a questa condizione, considerata erroneamente innocua e priva di effetti collaterali a lungo andare. Una volta individuate e trattate le cause, è possibile trattare la zona della gobba del bisonte, allo scopo di ridurre gradualmente l’accumulo di liquido-adipe che si era formato nel tempo.
conclusione
Assieme a questo, è fondamentale riequilibrare la postura che per anni è rimasta alterata (solitamente con uno sbilanciamento in avanti), mediante un lavoro di allungamento decompressivo, tramite rieducazione posturale individuale e trattamenti di terapia manuale specifica.Tutto questo per migliorare la mobilità delle vertebre, allo scopo di ricreare un nuovo equilibrio, più favorevole alle funzioni vitali ottimali del corpo umano.
Ovviamente queste attività devono rientrare all’interno di un corretto stile di vita (riposo adeguato, alimentazione corretta, attività motoria personalizzata, sane abitudini) che spesso è una delle maggiori cause che portano gradualmente la persona a perdere il contatto con sè stessa e i propri bisogni. Migliorare le abitudini e dedicare del tempo a se stessi è la prima forma di consapevolezza ed educazione consapevole verso noi stesi e la nostra salute.
FisiomedFrascati Staff
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Come posso fare eliminare la gobba del bisonte si può intervenire chirurgicamente e a chi rivolgersi ….grazie
buongiorno le consiglierei di effettuare una valutazione fisioterapica per andare ad analizzare bene la problematica senza dover ricorrere alla chirurgia.
buongiorno la gobba del bisonte è causata da un atteggiamento posturale scorretto. prima di intervenire chirurgicamente le consiglierei di effettuare una visita fisioterapica e lavorare molto sulla rieducazione posturale.
la chirurgia non è consigliata per la gobba del bisonte. si consiglia un percorso di rieducazione posturale e tecniche di manipolazione.